Sapere di Gusto – Il magazine online che unisce cucina, cultura, ispirazione, emozione
Fondato da Francesca Avetta, Francesco Cugliari e Paola Uberti, Sapere di Gusto sarà online con il Numero Zero a settembre 2019.
Sapere di Gusto è il magazine online fondato da Francesca Avetta e Francesco Cugliari, ideatori dell’evento DEGUSTÈ – DREAM FOOD, dedicato ai Maestri del Gusto, e da Paola Uberti, creatrice di LIBRICETTE.eu, la prima libreria online dedicata agli eBook di cucina.
In puro stile torinese -perché torinesi sono i suoi creatori- Sapere di Gusto è nato in un caffè ormai inscrivibile nel modernariato della città, proprio accanto alla chiesa della Gran Madre, in quel poetico -per alcuni esoterico- punto della città in cui le rotondità della collina degradano con dolcezza e compostezza verso la liquida lucentezza del fiume Po, unendo, quindi, terra e acqua in uno spazio d’aria che si apre, chiaro e ammaliante, sulla Piazza Vittorio.
-E il fuoco?-, vi starete chiedendo.
Il fuoco lo hanno portato in dono gli uni agli altri i fondatori di Sapere di Gusto, accomunati dalla passione e dal desiderio di materializzare -affascinante ossimoro parlando di un magazine online…- in parole e immagini le ispirazioni indotte da ciò che, da operatori della comunicazione e degli eventi relativi a cibo e bevande, vedono, sentono, vivono ogni giorno.
La pubblicazione online del numero zero di Sapere di Gusto, grazie al quale il pubblico potrà conoscere filosofia, mission e taglio editoriale del magazine, è prevista per il mese di settembre 2019.
La redazione, attualmente composta dai fondatori, è al lavoro per creare i primi contenuti del magazine, orientati, come specifica il motto, a unire, fondere, mescolare, cucina, cultura, ispirazione ed emozione, per creare articoli e rubriche che parlino di enogastronomia in modo multi sensoriale, per conoscere i prodotti, i produttori, i territori, le storie e le emozioni che ruotano attorno a un tema tanto attuale quanto ancestrale, con ottica internazionale e con la voglia di osare una comunicazione che vada oltre la sola informazione e metta in gioco sentimenti e interiorità di chi la rivista la crea.
Sapere di Gusto, almeno inizialmente, sarà un “randomestrale” e sarà a diffusione gratuita: –Usciremo con un nuovo numero quando potremo offrire qualcosa che, almeno secondo noi, sarà interessante da leggere, guardare e interiorizzare-, dichiarano Francesca, Francesco e Paola.
Il magazine sarà esclusivamente digitale e vivrà, economicamente parlando, dell’interazione commerciale con le aziende per le quali saranno studiati piani editoriali, articoli e rubriche su misura, con lo scopo di creare un tipo di pubblicità traducibile in visibilità emotivamente partecipata.
Sapere di Gusto, quindi, come l’acqua del fiume Po e come la seducente forma delle colline torinesi che, in quanto terra viva e seppur silente, non smettono mai di mutare, sarà un magazine vivo che cambierà ad ogni uscita, restando coerente con i suoi principi fondanti: mettere amore in ciò che si fa e condividerlo con il maggior numero di persone possibile, per far incontrare mente, corpo e anima attraverso il cibo, la cucina e i loro protagonisti, dal grande produttore di eccellenza allo sconosciuto vicino di casa che fa un tiramisù che levati di sotto.
E se vi state chiedendo il perché del nome e della grafica del marchio, vi accontentiamo subito.Il marchio Sapere di Gusto identifica il magazine online omonimo che tratta temi di enogastronomia, cucina, ricette e cultura correlata, attraverso la fusione ispirata tra discipline e ambiti creativi.La grafica ha la funzione di fondere sobrietà, fruibilità e alto impatto visivo e, conseguentemente, emotivo, così come fanno il cibo buono, prodotto e trattato con devozione, rispetto e responsabilità e la diffusione di contenuti culturali improntata alla trasparenza, alla pluralità di fonti e di destinatari e al coinvolgimento dell’interiorità di chi crea i contenuti stessi.Il testo è un gioco di parole che rimanda all’importanza della cultura (sapere) enogastronomica (di gusto), per il piacere dell’arricchimento personale e di un’alimentazione consapevole, ma è anche un rimando al fatto che sono gli alimenti e le bevande di alta qualità ad avere un gusto vero, autentico, ben determinato, unico e identificante, ovvero sanno di qualcosa (quante volte ancora ci stupiamo se una fragola sa davvero di fragola e non di acqua?).
Punta di diamante del marchio è il pittogramma rosso rubino che rappresenta schematicamente un ravanello, ma anche una penna stilografica d’antan, a ricordare che il magazine, fondamentalmente, seppur in maniera articolata, fonde cibo e scrittura.A tutti voi che avete letto la nostra storia, grazie e un augurio quotidiano per una vita ricca di sapere e di gusto.
Francesca Avetta
Francesco Cugliari
Paola Uberti